Forse la peggior gara di orienteering fino a questo momento.

Le successive andranno peggio, ma io non lo so ancora.

Oh, per carità: questa almeno l’ho finita, al contrario di Petehovac, dove dopo tre ore di gara non avevo ancora trovato la seconda lanterna, ma secondo me è più grave fare casino in centro storico che perdersi completamente in un indecifrabile bosco croato.

Non credete a quello che ha detto Zzi, c’era un tempo di merda: freddo, umido e buio. Non pioveva, è vero, ma pareva di stare a Masone.

Le prime lanterne sono nel castello.
È una figata: sono incasinate, ma sono vicine, per giunta la location è impareggiabile. L’impegno fisico è minimo, si tratta solo di risolvere l’enigma della carta, cosa voglio di più?
Niente, infatti non dura e faccio il primo casino alla otto, che è al livello superiore, ma io non la trovo perché non ne contemplo l’esistenza, e sto una decina di minuti a cercarla fra il livello in cui sono e quello inferiore, provando anche un po’ a entrare nelle sale espositive.

Faccio male la 11 perché non vedo bene la carta in quel punto, invece la strada per la 12 la sbaglio proprio perché sono scema.

Tornando alla civiltà, dalla 13, non vedo la possibilità di passare nella parte nord della carta; o, meglio, la vedo, ma penso “e se mi sbaglio, arrivo là e non c’è?”, e opto per la lunga via sicura. Questo mi allunga la gara di mezza eternità, mi fa scoglionare (perché mentre vado al ponte penso “Non è possibile che sia questa la scelta del tracciatore, sono una cretina, dovevo andare dall’altra parte”) e mi stanca tantissimo.

Meno male che prendo tutti i semafori rossi e posso rifiatare. Sono ancora qua che mi chiedo quale cazzo fosse la scelta di percorso senza soste ai semafori.

Segue un’agonia che tento di accorciare il più possible, anche andando a infognarmi in macchie di bosco, fuori dai sentieri delle ultime tratte, per risparmiare centimetri (si noti in che stato schifoso è ridotta la carta).

Tutta attenzione dissipata, perché sulle ultime tratte faccio di nuovo casino, e giuro che per il mio prossimo compleanno mi faccio regalare la mastoplastica additiva, come tutte le mogli normali!

Tagged with:
 

Leave a Reply