Il secondo giorno di Lipica Open si corre a Kazlje, e ci ricordiamo tutti come fosse bello il terreno di Kazlje, sul quale l’anno scorso si era corsa la quinta tappa: tanti bei gialli, muretti che formano corridoi da contare come le vie in una gara di orienteering in centro storico, forme del terreno appena meno evidenti dell’Ayers Rock e un reticolo di sentieri ben marcati, che costituiscono linee di conduzione e punti d’arresto a mo’ di checkpoint Charlie.
Quest’anno il ritrovo non è nell’ameno prato con vista sulle vigne che ci ricordiamo, in frazione Kazlje-Tomaj, bensì in una distesa più ruspante, in frazione Vahta.
Anche la carta non è quella che ci ricordiamo: è nuova, è la carta di Vahta.
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