Da U.K.

Gara in centro a Stirling, percorso nero, che vuol dire 7,5 km con 320 e 39 lanterne!

Tempo fresco, ma bello. Gara lunga, ma divertente.

Grande, grandissima cazzata andando alle 14 dove non vedo il sottopassaggio 🙁

Da U.K.

 

 


 

 


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Miglior gara di orienteering della vita.

Buttata regolarmente nel cesso sulle due tratte in discesa nel parco, ma comunque miglior gara di orienteering della vita. Oltretutto, la qualità e la quantità delle avversarie era tale che, anche se avessi corso alla mia massima velocità fra la 13 e la 16, il mio risultato in classifica non sarebbe cambiato.

Dirigendoci al centro gara c’è un piacevole sole e l’atmosfera è resa suggestiva dalla soave musica di un suonatore di cornamusa.

Dato che non ho fatto niente di divertente, non vi ammorberò tratta per tratta

Evidenzio solo che:

  • sono stata la prima del mio lancio a vedere e raggiungere le scalette che conducevano alla uno, poco dopo la partenza, e l’ultima a percorrerle (erano in discesa, come vedete benissimo voi che sapete leggere le cartine);
  • quello che sembra un sottopassaggio attraversabile, fra la cinque e la sei, in realtà era chiuso da una saracinesca (ma magari la cartina lo dice, e sono io che sbaglio a interpretarla);
  • rem dice che ho sbagliato la scelta della tratta lunga (ma ancora non ne sono del tutto convinta), ma il rallentamento in prossimità del punto è dovuto alla vista della Madonna su Edimburgo e sul mare di cui si godeva da là;
  • tra la 12 e la 13 c’è un muretto invalicabile, che è costato la squalifica Hubmann il vecchio, ma che io non ho valicato: sia messo a verbale che io non ho sbagliato dove ha sbagliato lui (e non che io ignoro il significato della simbologia, ma sono troppo pavida per azzardarmi a scavalcare qualsiasi cosa);
  • la sequenza 17-23 è una carognata del tracciatore per farti morire di fatica, e non capisco a cosa serva a fine gara (detto solo per far vedere che anche io so fare critiche sterili), se non a friggere le gambe degli atleti in previsione delle gare successive.

Arrivo panata come poche altre volte, su un rettilineo lungo come una pista d’aeroporto e reso abbacinante come un costume degli Abba da un sole sahariano, con ‘sto cazzo di zampognaro che par non avere un minimo di cedimento.
Ora vado là e gli buco la cornamusa.

 

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Da U.K.

Prima gara ufficiale della Race The Castles.

Faccio subito una bella cazzata andando alla 2, ma poi, fino alla 26 – quando mi perdo nel cimitero – tutto bene.

Gara molto divertente con un tempo fantastico.

 


 


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Oh, che casino micidiale fu il prologo della Race the Castles.

La lanterna tre è al livello di sotto, ma io faccio avanti e indietro un po’ di volte, prima di capirlo; poi, quando lo capisco, valuto seriamente di calarmi dal ponte con una fune perché non vedo altro modo di scendere.

Da lì in poi è fiato sprecato fino allo otto, dove sembra che vada fuori carta perché… vado fuori carta.

Riesco ad andare fuori carta in un centro storico, e non è un errore dovuto alla troppa velocità, perché, per farlo, devo anche fermarmi ad aspettare il semaforo.

La lanterna otto, comunque, serve solo a bagnarsi le scarpe, così gli orientisti si sentono più a loro agio nel pantano.
Le successive vengono abbastanza bene (la 10 è stata punzonata, ma sono stata… ehm… troppo veloce per il GPS… ?), fino alla sequenza 15-16-17, della quale capisco la natura multilivello, ma di cui mi sono a lungo oscure le modalità di esecuzione.

 

Finisce tutto in gloria da Illegal Jack’s, dove si scaricano la Si-Card: l’unico cibo rimasto sono degli untissimi nachos al formaggio, ma scopro le birre Brew Dog, grazie alle quali il bilancio della giornata è sorprendentemente positivo.

Nel pacco-gara trovo del porridge istantaneo, alcuni dolciumi, che mi terranno in vita nei giorni successivi, e la t-shirt dell’evento, della quale mi fanno addirittura scegliere la taglia.
Io la prendo “aderente per motivarmi”, ora mi guardo e vedo un culatello con le Salomon.

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Le impressioni sulle gare di orienteering della Race the Castles, disputata in Scozia a metà ottobre, erano state pubblicate a caldo nel nostro poco riuscito – quanto pieno di buone intenzioni – liveblogging.

Oggi e nei prossimi giorni pubblichiamo le cartine a una risoluzione decente e commenti – più o meno brevi – strettamente relativi alle gare.

È tardi, per completare la pubblicazione delle cartine relative alle gare del 2014 entro la fine del corrispondente anno, ma possiamo farcela, se corriamo.

 

Da U.K.
Da U.K.

 

Prologo notturno della Race The Castles, sprint ad Edimburgo.

Alla 3 capisco che la lanterna è al piano di sotto quello che non capisco è come arrivarci!

Altro casino, poi, sulla strada della 19.


 

Orienteering-blog-italiano


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