Genova 22.03.2014 MA

On 23 Maggio 2014, in Orienteering, by admin
Da Liguria

Peccato per la pioggia che ha reso il fondo scivolosissimo ed un paio di punti di cui non ha capito l’utilità, è stata una bella gara.

 

 

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Larry ai Parchi di Nervi [2]

On 21 Febbraio 2014, in Orienteering, by Larry

[Continua da qui, e su Larrycette.com è già stato pubblicato l’audio completo del post]

Orienteering ai Parchi di Nervi (GE), 9 febbraio 2014, WA (Larry)

 

 

La quattro è dove stavo andando prima, la cinque è sul ponte, la sei è di fianco, la sette è dietro la pizzeria, la otto è lì davanti.
Non so se ci fosse molto da scegliere (sulla sette forse sì), sta di fatto che durante la gara non vedo altre scelte di quelle che compio e non me la sto a menare più di tanto.
Procedo a una velocità tale che mi cronometrano col calendario, ma procedo convinta.

Andando alla nove incrocio un Marirosino, anche se non so quale dei due (potrei leggere le liste di partenza, perché ce n’era solo uno, ma mi piace approssimare), e sono molto soddisfatta per aver imparato a riconoscerlo. Certo, l’ho riconosciuto dalla maglia e se lo incontro per strada vestito in abiti civili non lo saluto, ma per fortuna lui non mi conosce e – almeno con lui – sono al sicuro da figuracce.

Mentre sono lì che penso che “uh, poi ce lo dico a Marirosa che ho visto il suo bambino, come correva forte, che bravo – quale? – eh, quale, belin, anche te, quanti ne mandi in giro?, beh, sì, allora, magari, prima di dircelo, un’occhiata alle liste di partenza ce la do”, giungo sul punto della nove, ma la lanterna non c’è. Senza neanche guardare la descrizione, mi sovviene che avevo notato che la seconda lanterna presso un ponte era chiaramente indicata “sotto”, e io sono un’idiota integrale perché, prima della partenza non ho fatto altro che ripetermi il mantra “primo ponte, sopra – secondo ponte, sotto”, e ora che sono al secondo ponte – giustamente – ci vado sopra.
Scendo, punzono e vado alla dieci, che è sulla strada e la punzoni anche se non vuoi.

Qua riprendo la ragazza che, partita eoni dopo di me, mi aveva preso alla cinque, ma è un caso fortuito, perché al secondo passaggio nel caruggio insaponato mi dà via e non la vedrò mai più.
Ho decisamente sbagliato scarpe, oppure ho sbagliato corpo, perché lei ammette che si scivola, ma la sua corsa non ne risente. Conveniamo che non c’è alternativa al ripassare dal tunnel – e dai gradini assassini – per andare alla dodici, solo che lei lo afferma parecchi secondi dopo aver punzonato e io annuisco, ancora atterrita dal terzo scivolone, abbondantemente prima di infilzare la stazione.

Quando, dopo essere scivolata per la quarta volta su quattro nello stesso punto, vedo, letteralmente, la luce in fondo al tunnel, lei non c’è più. Noto con sollievo che non è spalmata per terra e cerco di portare a casa il bacino, non disdegnando di ammonire due che hanno preso il tunnel a velocità neutrino e, secondo me, rischiano di spaccarsi i denti.
Sono controluce e non li vedo in faccia, ma uno ha una voce familiare. Escludendo Zzi, la cui dolce capoccina è riconoscibile in ogni condizione di luce, ipotizzo che sia Il Ciacola.

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Larry ai Parchi di Nervi [1]

On 19 Febbraio 2014, in Orienteering, by Larry

[Se andate su Larrycette.com trovate l’audio del post e una foto di Larry nei parchi di Nervi]

Orienteering ai Parchi di Nervi (GE), 9 febbraio 2014, WA (Larry)

Avevo previsto di intitolare questo post con un gioco di parole – non propriamente imprevedibile, va bene – come “Nervi, che nervi!”, o qualcosa del genere, ma poi si è rivelato inappropriato.
Ho svolto, infatti, la mia gara ai Parchi di Nervi con flemma olimpica… e che almeno la flemma mi sia concesso di avere olimpica, suvvia.

 

Mentre il resto della nostra giovane, ma rispettabile società, si dibatteva fra le intemperie di Monte Grisa, Zzi e io abbiamo approfittato del soggiorno a Genova per partecipare alla terza prova del SeaOL, svoltasi domenica 9 febbraio ai Parchi di Nervi, per l’appunto.

Nervi è un grazioso sobborgo di Genova, all’estremo est del territorio comunale, che ha già il sapore del paesino rivierasco: porticciolo, verdi colline alle sue spalle, casette colorate incastonate in esse, palme e verdi giardini sotto il cielo azzurro; nell’aria il suono delle onde che si frangono irruente sugli scogli, e la loro spuma nebulizzata che fa arcobaleni davanti al viso.

Nei giorni precedenti la gara è piovuto, ma la mattina di domenica splende il sole e ci sono più di dieci gradi.
I parchi profumano del loro tipico odore di nocciole acerbe e fiori bianchi. Gli scoiattoli sono già in piena attività, qualunque essa sia. Le cortecce bagnate fumano sotto i raggi di sole tiepidi.

Peccato per l’orienteering che rovina l’idillio.

In segreteria, il grido “Eccola, è lei” mi fa sobbalzare. Mi giro, sperando ci sia qualcuno alle mie spalle, invece ce l’hanno proprio con me: sono stata identificata, chissà come (Chissà? Mah! Full cussì de tesserati FVG nati a Genova, sistematicamente classificati ultimi… chi mai sarà Larrycette? Mistero!).

Mi aspetto che saltino oltre le scrivanie per linciarmi per qualche oribelinata che ho scritto, invece si dimostrano affabili e cordiali. Si vede che ho capito male, e in realtà non sono liguri.

Poco dopo, fa la sua comparsa in scena quello che per alcuni potrebbe essere il simulacro di una divinità, ma che per me significherebbe la soluzione di molti problemi, almeno limitatamente all’orienteering: la Lanterna Magna. È un prisma di stoffa (senza basi, dai, non fate i pedanti, è una lanterna) la cui altezza sarà sì e no mezzo metro.
Se la Lanterna Magna venisse adottata in tutte le gare, si individuerebbero i punti sul terreno assai più facilmente, e perfino io – forse, con un po’ di culo – vi giungerei con maggiore sicurezza, anziché avvicinarmi con traiettoria ondivaga e atteggiamento tra il circospetto e l’indifferente, senza farmi illusioni, per non restarci male in caso non ci fosse.

Purtroppo, di Lanterna Magna ce n’è una sola, viene inopinatamente sperperata per segnalare il ritrovo, e l’esito della mia gara è, di conseguenza, il consueto.

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Parchi di Nervi 09.02.2014 MA

On 17 Febbraio 2014, in Orienteering, by admin

Finalmente una gara con il sole!

Carta molto bella, bello anche il percorso.

Qualche errore dovuto alla mia orbaggine, non ho visto dei passaggi fondamentali.

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Bosco di Annibale 22.04.2012

On 5 Maggio 2012, in Orienteering, by admin
Da Liguria

 

Gara divertente, ottimo il pranzo post gara come scritto qui.

 

 

 

 

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