Sabotata a VeNotte 2015!

On 2 Febbraio 2015, in Orienteering, by admin

Il mio annunciato trionfo alla gara notturna di Venezia è stato sabotato dal comportamento gravemente antisportivo di un soggetto, che ha deliberatamente danneggiato la mia gara, distraendomi all’inizio di essa.

A causa della perdita della concentrazione già sul secondo ponte – che, sia detto per inciso, stavo superando a grandi falcate, forte dell’intenso allenamento specifico assiduamente svolto nelle settimane precedenti alla gara – sono precipitata in un vortice di insicurezza, che ha pesantemente inficiato anche le mie capacità atletiche, che altrimenti sarebbero state travolgenti.

... Ma vediamo il mio percorso (sul tracciato WA) alla più attesa gara di orienteering dell'anno. Condividi il Tweet

Sapendo quanto i nostri lett-ori amino le analisi post-gara, ho caricato le immagini a una dimensione distruttiva. Abbiate pazienza per qualche istante mentre si caricano.

Carta, tracciato WA e percorso di Larry a Venotte 2015

Il GPS – nonostante sia un modello recente e sofisticatissimo – non ha preso benissimo (strano, Venezia è così piena di spazi aperti!), e dire che un quarto d’ora prima della partenza avevo immolato il braccio destro al gelo di un ponte, affinché il dispositivo captasse i segnali.

 

Venotte2015LarryGPS

 

Ho, allora, riportato a mano il mio percorso sulla carta, affinché tutti gli amanti del buon orienteering possano trarne giovamento.

Tracciato WA gara orienteering VeNotte 2015

 

Infine, ho sovrapposto al percorso che ho effettivamente compiuto alcune note grafiche, che evidenziano le possibili alternative sensate che, vittima del maleficio, non ho potuto individuare durante la gara.

Presunto percorso ottimale del tracciato WA della gara di orienteering VeNotte 2015

 

Analisi delle scelte di percorso

La prima scelta è fra la riva alla destra della partenza e il ponte di fronte.

Io non sono ancora vittima del maleficio, ma non sono neppure ancora entrata in carta, quindi do un’occhiata fugace all’opzione bassa (ancon da sae che l’ho presa in considerazione) e faccio subito i primi gradini.

Osservandole adesso, se l’errore tecnico c’è stato, è stato veniale.
La sciagura di questa scelta si è palesata nel funesto incontro, sul secondo ponte, con un malvagio individuo, il cui comportamento antisportivo – lo ribadisco – ha compromesso la mia prestazione al punto da farmi arrivare ultima.

Dettaglio iniziale del percorso WA della gara di orienteering "VeNotte" 2015

Da questo momento in poi, la mia brillante mente è ottenebrata dall’incertezza, e -restandone io profondamente demotivata – anche il mio fisico ne risente: i miei capaci polmoni sono ridotti a due bustine dove non starebbe dentro neanche una dose di cocaina, i miei possenti muscoli sono stanchi e rigidi.

Proseguirò trotterellando mestamente da una lanterna all’altra, con qualche incursione in luoghi che non era necessario visitare, per crearmi dei diversivi.

 

Prima metà della gara

Sia nella uno che nella due entro bene, ma esco male.

Zzi si era tanto raccomandato di arrivare sul punto avendo guardato prima da che parte uscirne, ed entrambe le volte, in effetti, io ho già un piano, ma la luce rossa della centralina mi manda in corto il cervello e non ricordo più cosa avessi deciso.

Invece alla tre arrivo lucidissima perché non sono capace a correre in mezzo alle persone – e credo di aver avuto una discreta sfiga nell’imbattermi in una sequenza-record di rincoglioniti – e faccio centinaia e centinaia di metri camminando pianissimo ed elaborando piani su piani per distruggere l’umanità.

Tutto rego fino alla sette, dove leggo benissimo che da un certo lato non si passa e che, quindi, una volta che sarò entrata nel caruggio, dovrò prendere a sinistra al bivio formato dal muro.

Orienteering-VeNotte-2015-WA-M35-7-101

Solo che il bivio non c’è, e arrivo quasi in fondo aspettandolo.
Una famiglia mi avvisa, ma io ho la carta, la carta dice che c’è un passaggio, cazzo ne sanno loro che ci abitano?
Il passaggio non c’è e torno indietro a cercarlo (“L’ho passato senza avvedermene? Minchia che fulmine, mo ci guardo bene”), ma alla prima svolta a destra finisco nello slargo più grande più a nord.
Eccheccazzo.
Eccheccazzo è la parola magica: ritorno – decisa a valicare il muro in quel punto a costo di abbatterlo a mani nude –  dove sono già passata due volte e il passaggio compare.
È un cancello di ferro con tanto di invito per le carrozzine, che mi guarda con la faccia da “sono sempre stato qui, pirla”.

I cancelli mi parlano e non sono neanche a metà percorso.

Seconda metà della gara

Andando in direzione “Stazione-Rialto” faccio una scelta diversa da quella fatta quando ero sulla direttrice “Rialto-Stazione”. Anche ammettendo che una delle due sia la scelta migliore in assoluto, come minimo l’altra è sbagliata.
Ribadisco che ero vittima di un sabotaggio (me ne accorgo adesso e me ruga de cagarse).

Orienteering-Venezia-notturna-2015

Tendo a credere che anche l’approccio per la 11 fosse sbagliato (improbabile che il tracciatore avesse previsto di andare avanti e indietro per la stessa strada), ma in quel momento avevo preso il sottoportego come linea d’arresto e non mi pareva una strategia malvagia.

Sulla strada per la 12 è appostata la Fantastica Farmacista, che mi sta aspettando da un quarto d’ora per farmi vincere. La scopro, e lei finge di essersi persa.

Sta un po’ con me per capire quanto piano deve andare e per sincerarsi che non mi butti in un canale, ma io sbaglio la tredici (“Eppure ero convinta…”) e la perdo di vista.

Della tredici sbaglio anche l’uscita, quindi mi trovo a dover fare il giro del Fullo, consapevole che sia il giro del Fullo. Non è una bella sensazione.

Le ipotesi sul percorso migliore per la 14 sono tutt’ora aperte, si accettano scommesse.

Orienteering-Venezia-notturna-2015-WA-M35

Poi, come spesso succede (attenzione che ora sparo la Grande Massima sull’Orienteering come Metafora della Vita), anche nelle gare di orienteering

le cose arrivano quando smetti di aspettarle Condividi il Tweet

Due bip e son già nel tunnel letale per la diciotto. Dilaniata dalla fatica, ma ci sono.

Sull’ultimo ponticello vengo praticamente soccorsa da un M>45, che ancora un po’ mi porta al bar per farmi ripigliare.
Grazie, angelo bassetto e occhialuto, dal pigiama turchese con la scritta arancione sulla schiena, che ho letto col proposito di memorizzare per citarti in questa sede, e che ho scaricato coi dati della Si-Card!

Alle spalle intravedo la Fantastica Farmacista che cerca di mimetizzarsi fra i clienti della creperie, poi procede sulle mani per darmi un ultimo vantaggio.

 

Risultato di Larry alla gara di orienteering notturna del 31 gennaio 2015 a Venezia

Chiudo col consueto, drammatico tempo “Vincitore x2 + circonferenza della terra, più un tuorlo“, ma soprattutto chiudo con un chilometraggio stratosferico, che non riesco a giustificare con l’essermi tenuta sempre molto larga dai cani, che a Venezia è di moda non portare al guinzaglio, ma forse è meglio così, almeno non abbiamo dovuto saltare le corde, e dai bambini, ai quali almeno la museruola andrebbe messa.

… ma avrei sicuramente vinto se non fossi stata distratta subito!

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