La prima gara di orienteering del 2015

On 22 Gennaio 2015, in Orienteering, by Larry

Orienteering-Gropada-2015-CIOC

[Immagine di repertorio, scelta perché ero “magra”]

 

Un inizio strepitoso

Dal punto di vista dell’orienteering, il 2015 stava iniziando nel migliore dei modi.

Tradizione vuole che la nostra giovane, ma rispettabile, società organizzi la prima tappa del CIOC (ingannevole nome di una vera e propria disgrazia: il Circuito Invernale di Orienteering sul Carso) la prima domenica di gennaio.

Quest’anno, poiché la prima domenica cadeva ancora in mezzo alle feste, la gara si è tenuta l’11 gennaio, cioè la domenica del weekend in cui Zzi e io avevamo stabilito di andare a Genova.

Poiché all’orienteering non scampi, Zzi aveva individuato quella data perché coincideva con la prima tappa di SeaO ai parchi di Nervi.
Sebbene fosse pur sempre orienteering, la prospettiva non era delle peggiori: la carta è bella, l’ambiente è ameno e per nulla ostile, il clima è solitamente più mite sulla Riviera ligure che in Carso.
Avevamo fatto la stessa gara lo scorso anno, in febbraio, godendo di una giornata calda e soleggiata, mentre il resto della nostra giovane, ma rispettabile, società moriva di freddo alla mercè del maltempo a Basovizza.

Poi, il miracolo.
La gara di SeaO è rimandata.
Ormai il viaggio è già stabilito, non possiamo nuovamente sconvolgere i piani a mia madre.
“No, amore, abbi pazienza, mancano solo due settimane, la mia povera mamma ha una vita, si deve organizzare: non possiamo andare e venire da casa sua come fosse un albergo. Anch’io vorrei andare a Genova in concomitanza con qualche gara, ma purtroppo sarà per un’altra volta, ormai è tutto pronto per il nostro arrivo, non possiamo rimandare”.

Ricordo distintamente di avere avuto la faccia da culo da dire una cosa del genere a Zzi.

Approfitto per ringraziare pubblicamente gli amici dell’Arco di Carta che hanno rimandato la gara.

Loro sì che mi vogliono bene.

 

Un contrappasso micidiale

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… ma, come dicevo, all’orienteering non scampi.

Sabato 17 gennaio, neanche una settimana dopo la massacrante prima tappa di CIOC, svoltasi nel tradizionale clima ostile con aggiunta di beffarda nebbia calata sul campo gara per aggiungere un po’ di difficoltà alla già abbastanza tecnica carta di Gropada, Zzi mi porta a provare il percorso.

Facciamo il lungo.

 

Orienteering-Gropada-CIOC-2015

 

Abbiamo posteggiato ai campi del Gaja a Padriciano e abbiamo fatto una corsetta di riscaldamento fino a Gropada, per prendere le carte dalle mani della Costruttiva Consorte, che giustamente ci guardava come si guardano due imbecilli destinati all’estinzione, essendo il tempo in rapido peggioramento.

Dal circolo Skala (partenza della gara), ho azionato il mio sofisticato GPS e abbiamo iniziato la simulazione di gara.

Io ho fatto le tratte dispari, Zzi ha fatto le tratte pari, passandoci la bussola fra una e l’altra perché anche lui l’aveva persa (salvo ritrovarla in giornata).

Dalla quarta lanterna in poi, non prendo più la bussola, e vado paurosamente meglio. Condividi il Tweet

Rifletteremo a lungo su questo.

A un certo punto mi incasino e faccio tutto io, perché non distinguo più i numeri pari da quelli dispari, poi per la 16 passerò di nuovo il timone a Zzi perché non vedo una fava.

Intanto, dalla tre in poi piove come solo alle vere gare di orienteering; più freddo di così l’ho preso solo a Barricata nel 2014 e a Campo Delta nel 2012.
Zzi maschera bene il panico quando mi lamento perché ho gli occhiali appannati, mentre sto portando le lenti a contatto.

Questa è la carta con il fantastico percorso del nostro Previdente Presidente e le nostre astutissime scelte, che – soprattutto grazie alla mia eccezionale forma fisica e indicibile agilità – ci hanno riportati alla macchina in sole due ore, trentatré minuti e sei secondi.

Gropada-Orienteering-2015-lungoGPS

E, se il buongiorno si vede dal mattino, credo sia opportuno che torni quanto prima a chiudermi nel cesso ancora per qualche lustro.

 

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