Larry a Balmoral, 18.10.2014

On 15 Dicembre 2014, in Orienteering, by Larry

 

Cielo, quanto sono arrivata vicina alla lanterna quattro, che non ho mai trovato!

L’unica cosa che capisco della cartina è che le lanterne saranno ritirate alle 16.00. Siccome io parto intorno alle 14.00, la cosa mi mette una lieve angoscia.

Inoltre, ho fretta di finire, perché devo tornare in distilleria a correggere la traduzione di un pannello informativo, con degli strafalcioni talmente grossolani che mi fanno pensare che non sia stato tradotto con Google, bensì con FISO (risate registrate).

L’ambiente è il bosco delle fate che si vede nei cartoni animati (non Bosco delle Fate in provincia di Genova, Iddio ci scampi), con il pulviscolo lucente che danza nelle colonne di luce che gli alberi lasciano filtrare… Alberi che sono lì da prima della regina Vittoria, a giudicare da quanto sono alti.
… il Romanticismo, il sentimento del sublime, Coleridge…

‘ndemo avanti, dei.

 

Per la prima vado un po’ lunga, ma poi mi localizzo e la trovo bene.

La seconda mi dà enormi soddisfazioni perché faccio una traiettoria perfetta (la partenza dal sentiero non coincide con il punto di arrivo dalla uno per precisa scelta personale, ho voluto posizionarmi su un dettaglio inequivocabile, visto l’andazzo), e non era facilissimo, per me, su quel fondo sconnesso.

Per la terza ho un ottimo piano, ma qualcosa va storto nella realizzazione.

Per la quarta mi ringalluzzisco, perché finalmente batte tutto.
La parte di carta a ovest della tre (dal sentiero in là, diciamo) è cristallina. Ora non mi ricordo perché non tiro dritto, attraversando la sei, ma faccio quel giro del menga – ma probabilmente è perché c’era un sentiero, o perché c’era meno discesa – fatto sta che mentre procedo mi faccio un sacco di complimenti per la precisa lettura della carta.

Me ne faccio talmente tanti che non metto più in dubbio la mia capacità di localizzarmi e non penso mai e poi mai di essere sempre troppo alta per la quattro. Cioè, lo penso, ma appena guardo sotto di me vedo chiaramente iniziare lo sfalcio del bosco, che corrisponde al verdolino in carta, e non scendo a cercare il punto perché “deve stare nel bianco”.

Dopo circa un’ora di su e giù negli stessi posti, mi ritiro e mi paleso all’arrivo prima che sbaracchino.
Quando mostro a Zzi cosa non ho trovato, vedo finalmente che il masso dietro il quale doveva stare la lanterna era nettamente nel verdino.
… ma tanto non avrei comunque finito la gara in tempo.

 


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