Larry a Sovramonte

On 5 Dicembre 2014, in Orienteering, by Larry

Sovramonte 28.09.2014 WC gps

 

La trasferta non è la più furba delle scelte, perché il Veneto è costosissimo e, coi soldi di benzina, autostrada e pernotto per la gara di Sovramonte, si poteva fare una tre giorni di orienteering in Slovenia, consumando anche meno, ma quando il campionato di società chiama, non c’è buon senso che tenga.

E poi, chi siamo noi? I figli della serva? Anche noi vogliamo sfidare il ridicolo andando a fare gare di campionato regionale in un’altra regione, mica solo i Lombardi devono fare il campionato in Liguria, che diamine!

Ad ogni modo: a me conviene che prendere parte alle gare di orienteering diventi oneroso, così smettiamo di potercelo permettere e la piantiamo con questo sport del cazzo bosco.

 

 

Sovramonte, 28 settembre 2014, percorso WC

 

Nonostante le bigie premesse del mattino feltrino, su Sovramonte splendeva il sole, la gara di orienteering è andata meglio del previsto e la giornata è stata complessivamente piacevole.
Mi aspettavo fango e downhill e ho trovato erbetta e dolci clivi. Grasso che cola, insomma, anzi: grassa (io) che corre (più o meno).

Come al solito, sono stata attratta nelle ostili marche occidentali con un pretesto, che in questo caso era il birrificio Pedavena della vicina Feltre, dove abbiamo consumato la cena della sera precedente, giacché a me della visita alle cantine di Valdobbiadene con relativa degustazione di prosecco, notoriamente, fottesega, e nonostante da quelle parti ci siano delle belle compagnie, mai mi sognerei di andare a fare una gara di orienteering in Italia al di fuori della provincia di Trieste (per la distinzione – tutta mia – della difficoltà delle gare in base all’ubicazione della carta, si veda questo post), perché là le carte sono tutte bianche a righine marroni, con giusto qualche pois decorativo giallo e verde qua e là, e manco un muretto a secco per appoggiarsi, e i tracciatori – tranne il sublime Idolo di Gropada in cima al mondo – tendenzialmente godono a mettere la partenza in cima al colle e l’arrivo fra le viscere della terra.

Del birrificio Pedavena dovrei parlare su Larrycette, ma non credo che ne farò una recensione, perciò lasciatemi spendere due parole: è perdibile.
Non si mangia affatto male, la birra è più che apprezzabile, ma è caotico, freddo, mal frequentato e il servizio è rapido, ma sbrigativo. Con tutti i locali curati che ci sono e che lavorano bene, proprio non mi sento di mandarvi in questo.
Ecco la mia espressione deliziata durante la cena, nonostante stessi chattando con l’orientista più affascinante del mondo. Certo la prospettiva della gara di orienteering da lì a poche ore non era d’aiuto, in effetti…

 

La gara di orienteering, s’il vous plait

Sulla gara in sé non ho gran che da dire, stranamente ho fatto scelte non del tutto incondivisibili.
“Grazie al cazzo” – diranno subito i miei Piccoli Lett-ori – “era un percorso lungo la corda“.
Vero, ma sarei pur sempre potuta essere capace di perdermi, quindi “Braaaava Larry, che hai seguito la corda”.
Ho addirittura avuto un accesso di orientite alla seconda lanterna, per raggiungere la quale ho coraggiosamente abbandonato il sentiero.

orienteering-Sovramonte-2014-WC-2

Poi, dalla cinque alla sei avevo la carta un po’ storta e a momenti scendo nel greto del fiume anziché per il sentiero, ma poi, grazie a Dio, mi sorpassano in dodici e il sospetto di dover andare dall’altra parte si fa strada fra le mie polverose meningi.

Fino alla otto è discesa e mi remeno tra un punto e l’altro molto lentamente, ma siccome il fondo è ragionevolmente asciutto, i miei spostamenti sono visibili anche all’occhio umano.

orienteering-Sovramonte-2014-WC-3

 

Dalla otto al traguardo è asfalto, ed è il mio elemento, peccato che io non sia il suo e impieghi un’eternità a correre tratte sulle quali gli altri, in confronto a me, sembrano centometristi.

Non so… mi sento pensante… certo, lo sono e sono anche priva di allenamento alcuno, eppure è una sensazione diversa, non sono i soliti nani appesi alle mutande: mi sento proprio ingrippata… come se mi fossi riempita di alcol il giorno prima…

 

 

 

 

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